La favola de’ tre gobbi, Venezia, Tevernin, 1753

Esemplare consultato: I-Vcg (Tevernin, IV, pp. 149-171; errore nei titoli correnti: pp. 168-169, 170-171 «parte terza» in realtà seconda).

Sono stati mantenuti: ipermetri e ipometri dovuti alla balbuzie, ballarino passim; Amico lettore: sudetta, legitima; 15 vaggheggiar, 54 dinaro, 84 labretti, 169 cornachione, 212 cavagliero, 273 orologgio, 275 Ah sì ne ho perso uno (accettabile ipotizzando una dialefe tra «perso» e uno»), 337-349 (strofe polimetriche), 369 vegno, 426 accialin "acciarino", 437 Timore non ho. Parpagnacco Non ho paura (ipometro), 439 Ola, ola fermeve (accettabile ipotizzando una dialefe tra «Ola» e «ola» "olà" in veneziano), 442 robba, 455 Anca ela la dixe (accettabile ipotizzando una dialefe tra «Anca» ed «ela»), 461 no la se usa più. Nualtre donne (accettabile ipotizzando una dialefe tra «se» e «usa» e considerando «Nualtre» trisillabo), 463 segondar "secondare", 499 gobetti, 517 andaremo, 532 chinese, 543 ligar, 566 Mentre c'insegna l'odierna moda (accettabile considerando «odierna» quadrisillabo), 575 instromento.

Sono stati emendati: Amico lettore: qnesta] questa, tradizioue] tradizione; 120 pur fuggir] per fuggir, 291 Ma poco cervello (non dà senso)] Ha poco cervello, 303 patte] parte, 336 didascalia Fine della parte parte] Fine della parte prima, 358 ce la cedo] ve la cedo.